E adesso?
3 Settembre 2019/ di Gianni Chiari /
Pubblicata la nuova norma tecnica europea EN 13814:2019 sulla sicurezza delle attrazioni.
La EN 13814:2019, ossia la nuova norma tecnica europea sulla sicurezza delle attrazioni è finalmente arrivata. Cosa significa in termini concreti la sua pubblicazione e l’adozione in molti paesi europei? Cosa cambierà in merito alla sicurezza delle attrazioni? Dobbiamo aspettarci dei problemi e delle richieste di nuovi requisiti di sicurezza molto diversi dai precedenti?
Sono tutte domande logiche che l’industria si sta facendo da quando è stato annunciato l’arrivo di questa nuova edizione della EN 13814 “Safety of amusement rides and amusement devices”.
/ SICUREZZA DELLE ATTRAZIONI E DELLE ATTREZZATURE PER IL DIVERTIMENTO / Parte 1: Progettazione e fabbricazione; Parte 2: Funzionamento, manutenzione e uso; Parte 3: Requisiti per ispezione durante il progetto, la costruzione, il funzionamento e l’uso. Questa Norma Europea è stata approvata dal CEN il 13 maggio 2018.
I membri del CEN sono tenuti a rispettare i Regolamenti Interni CEN/CENELEC che stabiliscono le condizioni per conferire a questa Norma Europea il valore di norma nazionale senza alcuna modifica. Elenchi aggiornati e riferimenti bibliografici relativi a tali norme nazionali possono essere ottenuti facendone richiesta al Centro Gestionale di CEN-CENELEC o a qualsiasi membro del CEN. Questa Norma Europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese, tedesco). Una versione in qualsiasi altra lingua creata sotto la responsabilità di un membro del CEN mediante traduzione nella sua lingua e notificata al Centro di gestione CEN-CENELEC ha lo stesso valore delle versioni ufficiali. I membri del CEN sono gli organismi nazionali di normazione di Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e Ungheria.
Avendo partecipato personalmente ai lavori di redazione posso confermare che lo spirito che ha guidato il gruppo di lavoro dei tecnici non è stato quello di stravolgere una situazione esistente che negli anni ha dimostrato di funzionare bene. Non mi stancherò mai di ripetere che fortunatamente il nostro settore è uno tra i più sicuri, e questo grazie all’impegno di tutte le realtà coinvolte che non lesinano risorse per far sì che nulla accada e ci si possa divertire in maniera spensierata e sicura sulle nostre attrazioni nei parchi di divertimento di tutto il mondo.
D’altronde però non si poteva pensare di andare avanti all’infinito avendo come riferimento una norma tecnica di sicurezza ormai datata 2004, anche se tuttora attuale nella sostanza.
La nuova norma tecnica edizione 2019 è appena stata pubblicata in alcuni paesi europei, compresa l’Italia. Uno degli aspetti importanti che occorre sottolineare è che la EN 13814:2004, ossia l’edizione della stessa norma del 2004, ormai definita “vecchia edizione”, dovrà essere ritirata al più tardi entro il 31 maggio 2022. Questa è stata una scelta ben precisa di tutte le parti coinvolte nel Comitato tecnico europeo CEN\TC 152 “Fairground and amusement park machinery and structures – Safety”, il quale è a segreteria italiana (gestita dall’UNI).
Cosa si è voluto fare? In sostanza dare tempo all’industria produttrice di attrazioni, ai parchi divertimento e, non meno importanti, alle autorità preposte di verificare, comprendere ed applicare correttamente i nuovi requisiti di sicurezza che l’edizione 2019 contiene. Sarà infatti possibile per i prossimi tre anni continuare a progettare, produrre, installare, collaudare attrazioni conformi all’edizione 2004 nei paesi in cui essa è ancora in vigore.
Questa è una cosa veramente importante da sottolineare e merita di essere chiarita per bene. Senza entrare nei tecnicismi delle regole di preparazione e pubblicazione delle norme tecniche europee, vi è la possibilità per ogni singolo paese membro del CEN di tenere in vita e di utilizzare sia la norma cosiddetta ‘vecchia edizione’ del 2004 che la nuova edizione del 2019. Attenzione però: ho detto che vi è la possibilità, non l’obbligo, quindi potrebbe succedere che un paese europeo recepisca la nuova norma ed in contemporanea cancelli la vecchia edizione. In quel paese sarà quindi necessario utilizzare solamente l’edizione 2019, a meno di deroghe particolari. Per gli operatori del settore di quel paese, questo potrebbe significare un cambio drastico dei riferimenti della sicurezza. Forse nulla di stravolgente, ma certamente una maggior difficoltà nel comprendere appieno in poco tempo il significato ed i contenuti di un nuovo documento tecnico importante e corposo, peraltro in 3 parti.
Questa situazione purtroppo è già accaduta nel Regno Unito poche settimane fa. Penso e ritengo a causa di un malinteso tra gli esperti britannici che hanno partecipato ai lavori europei e l’organismo di standardizzazione BSI (British Standard Insitutuion) che ha pubblicato la nuova edizione e contemporaneamente cancellato la vecchia. Avendo collaborato con i bravi colleghi britannici non ho modo di pensare altro che a un disguido involontario, vista la loro importante collaborazione e il loro contributo nella preparazione dell’edizione 2019. Tra l’altro, avevano concordato con noi questo periodo di tre anni di sovrapposizione delle due edizioni, ritenendolo a loro volta utile. Personalmente spero che nel Regno Unito si possa trovare una soluzione transitoria che consenta di beneficiare anche lì di questa possibilità.
Inizia quindi adesso il periodo di applicazione della nuova edizione che sappiamo creerà, come spesso accade, dubbi e incertezze ma che credo potremo tutti assieme risolvere in maniera efficace. Basterà utilizzare buon senso e concretezza. Come ho già detto, la nuova norma europea non voleva essere uno stravolgimento di tutti i criteri di sicurezza che sinora ci hanno consentito di lavorare avendo un riferimento accettato a livello europeo e non solo. Essa chiarisce meglio alcuni concetti e requisiti che purtroppo non erano così immediati nell’edizione originale. Inoltre, in 15 anni molte cose sono cambiate ed era ormai necessario dare evidenza di questi cambiamenti preparando una norma che rappresentasse lo stato dell’arte ad oggi. Parleremo più in dettaglio nei futuri articoli della norma europea e di alcuni punti importanti che sono cambiati.
Vale la pena sottolineare ancora il fatto che la nuova edizione 2019 è suddivisa in tre parti:
- Part 1: Progettazione e fabbricazione);
- Parte 2: Funzionamento, manutenzione e uso);
- Parte 3: Requisiti per l’ispezione durante la progettazione, la fabbricazione, il funzionamento e l’uso).
Come in moltissimi altri settori ed altrettante norme tecniche, l’analisi dei rischi è diventato uno strumento fondamentale per garantire la sicurezza. Il nostro settore non fa eccezione, quindi anche da noi è stata evidenziata la centralità e l’importanza di questo processo fondamentale.
Cosa succederà in futuro e quali altri sviluppi ci saranno sulle norme tecniche di sicurezza delle attrazioni? Posso confermare che si sta già guardando avanti, oltre l’Europa. Continuerà la collaborazione per l’armonizzazione con norme ASTM del Comitato tecnico F24.
Nel Comitato tecnico mondiale ISO/TC254 “Safety of amusement rides and amusement devices” stiamo inoltre attualmente completando la revisione della norma ISO 17842:2015 preparando l’edizione 2019. Questa norma tecnica è la sorella della nuova norma europea edizione 2019, con alcuni interessanti sviluppi e miglioramenti. Già a Parigi nelle prossime settimane, in occasione della fiera europea di settore IAAPA Expo Europe, ci saranno una serie di incontri del Comitato tecnico internazionale ISO/TC254 per proseguire la preparazione dell’edizione finale.
Nel giro di qualche anno sarebbe possibile poi arrivare ad una sola norma tecnica sulla sicurezza delle attrazioni valida a livello mondiale. Obiettivo certo ambizioso ma fattibile grazie anche alla collaborazione tra CEN ed ISO. Questo è già avvenuto in molti altri settori con benefici importanti per tutti gli stakeholder internazionali coinvolti. Ci auguriamo a nostra volta di poter raggiungere quest’importante obiettivo. Impegno e volontà da parte dei tecnici non mancano.
Articolo estratto da Games&Parks Industry Settembre 2019, pagina 128
Gianni Chiari / Membro del Comitato Tecnico CEN/TC 152, ASTM F 24, ISO/TC254 e Responsabile del progetto ‘Una giostra per tutti’. info@technicalservices.it