L’arte di rendere credibile anche l’impossibile

L’arte di rendere credibile anche l’impossibile

10 Giugno 2019 Off Di Facto Edizioni

/ di Valerio Mazzoli /

Prende il via questo mese una nuova rubrica: diamo il benvenuto al nostro nuovo contributor Valerio Mazzoli.

Valerio Mazzoli, theme park & attraction designer

Tematizzare: sino a pochi anni fa questo verbo era conosciuto solo a pochi addetti ai lavori, mentre oggi è un termine usato su vasta scala, anche impropriamente.

Ma cosa vuol dire tematizzare? È molto semplice… di per sé il tema è una forma per indicare il soggetto di un’opera, di una realizzazione artistica, architettonica ecc. Ma nel caso di parchi a tema tematizzare vuol dire ricreare atmosfere e situazioni particolari per stupire, divertire e insegnare. Da Disney in poi, è uno degli elementi cardine di un parco di divertimenti, e tale rimane ancor oggi nonostante nuove tecnologie dell’intrattenimento ci permettano di immergerci in un’attrazione a 360°. 

Scegliere il tema per un parco non è però cosa semplice. Per parecchi anni molti progetti si sono ispirati ai parchi Disney e Universal Studios. Oggi il numero dei parchi a tema è cresciuto in modo esponenziale, con grossi, medi e piccoli progetti in tutto il mondo, e un’offerta molto varia: parchi a tema tradizionali, indoor, acquatici, didattici e adventure park, molti purtroppo di dubbio gusto.

I Corsari, Gardaland

La tematizzazione è una delle fasi più importanti da valutare in fase di progettazione poiché crea l’impatto iniziale con il pubblico. Attenzione però, perché alla base della tematizzazione ci deve essere un concept ben studiato in modo che la tematizzazione prenda vita e vesta la filosofia del parco o dell’attrazione.

Sarà capitato anche a voi di imbattervi in parchi con una tematizzazione confusa che non vi trasmette nessuna emozione. Il motivo è semplice: chi l’ha realizzata non l’ha costruita su basi solide. In altre parole, a monte ci deve essere un pensiero che viene trasformato in concept e successivamente reso realizzabile tridimensionalmente; e cosa indispensabile, la qualità sia artistica che esecutiva deve essere di alto livello.

Una volta individuato il tema da sviluppare, il lavoro di preparazione per la parte esecutiva è lungo e laborioso. Prendiamo un tema a caso: un villaggio fantasy medievale con casette, rovine di un castello con rocce varie… il tutto inserito in un bosco. Questo potrebbe essere l’ingresso di un’attrazione qualsiasi: una dark ride, un indoor coaster ecc. Solo una volta predisposto un progetto costruttivo dettagliato che indicherà la scelta di tutti i materiali da utilizzare per la tematizzazione (e molto dipenderà dal budget, perché non dimentichiamoci mai che nella preparazione del progetto la parte fondamentale che pilota il tutto è proprio lo stanziamento a disposizione) il lavoro potrà iniziare. 

E qui si arriva a un’altra parte cruciale. Purtroppo in molti casi (specialmente quando i budget sono modesti o l’artista/artigiano non ha un’esperienza adeguata) succede che si perda per strada la qualità e quindi idee nate vincenti diventano insignificanti e di disturbo visivamente.

Nella mia lunga carriera ho avuto la fortuna di iniziare questo mestiere alla Walt Disney Imagineering a Los Angeles e grazie alle tante esperienze di lavoro che ho maturato (come cartoonist, designer, scultore, modellista e tanto altro) ho imparato l’arte magica della tematizzazione. Nulla viene lasciato al caso; prima di passare alla parte esecutiva finale vengono eseguiti test con vari materiali, colori, effetti particolari, ma il lavoro che affascina il visitatore di un parco a tema è la qualità dell’esecuzione finale che il gruppo di scenografi, carpentieri, scultori e pittori realizza sotto la guida di un buon scenografo.

La parola magica è “Sembra vero!!” anche se si tratta di un’astronave. Walt Disney, il Maestro per eccellenza che ha creato questo meraviglioso e affascinante mestiere, diceva che si deve fare in modo che “l’impossibile sia plausibile”. Il compito di noi designer specializzati in tematizzazioni di parchi e attrazioni è quello di servire il nostro pubblico che ci gratifica ogni giorno visitando le strutture e opere che noi abbiamo pensato, sviluppato e realizzato.

Penso di poter affermare che la tematizzazione è da considerare un’arte poiché dà sfogo alla creatività di tanti artisti spaziando tra varie discipline applicate ad un’opera ben definita. Oggi abbiamo a disposizione materiali nuovi creati appositamente per questo tipo di applicazioni e tecnologie che rendono più veloce l’esecuzione. Ma ripeto, tutto ciò deve avere a monte un pensiero e un progetto ben definito e una buona esecuzione. 

Articolo estratto da Games&Parks Industry Giugno 2019, pagina 74

Valerio Mazzoli /  theme park & attraction designer / info@valeriomazzoli.com