L’evoluzione dei FEC

L’evoluzione dei FEC

12 Dicembre 2019 Off Di Facto Edizioni

/ di Valerio Mazzoli /

Valerio Mazzoli si occupa questo mese di family entertainment center.

Il mese scorso abbiamo trattato della trasformazione che sta avvenendo nei grandi shopping mall: non più solo shopping tradizionale, ma nuovi punti di destinazione che coinvolgono tutta la famiglia con un modo dinamico, educativo e divertente di fare shopping. 

Valerio Mazzoli, theme park & attraction designer

Ora diamo uno sguardo al mondo dei FEC, i family entertainment center. Queste strutture variano dalle dimensioni alla scelta del tipo di intrattenimento con tre fasce di pubblico ben distinto: bambini, teenager e famiglie. Il mercato offre vari tipi di attrazioni, ma la fase primaria sono i budget che vengono allocati per i progetti, la scelta delle giostre, playground ecc.  e anche in questo caso sono progetti semplici e ripetitivi. 

Desidero soffermarmi sui quelli dedicati ai bambini. Generalmente sono i più attivi e produttivi poiché hanno zone party room per feste di compleanno e simili. Queste attività sono molto interessanti  e remunerative. Da qualche anno i FEC tradizionali si stanno evolvendo con l’abbinamento di nuove tecnologie e playground innovativi – io stesso, alcuni anni fa, per un progetto della Global Attractions realizzai la parte scenografica di un playground molto innovativo destinato al parco Ferrari World Abu Dhabi – attrazioni e giostre studiate appositamente con design particolari, giochi interattivi e ricostruzioni di ambienti di fantasia o città in miniatura. 

Anni fa collaboravo con una ditta brasiliana, la Fionda di Giovanni Zanoletti, un imprenditore italiano che aveva creato una grande azienda produttrice di giostre e che mi era stato presentato dal mio caro amico Danilo Tosetto. Con Fionda realizzai alcune attrazioni e iniziammo anche a studiare dei nuovi miniparchi indoor e un progetto di theme park molto innovativo, Planeta Azul. In quella occasione visitai vari centri commerciali con all’interno dei FEC. In particolare rimasi ben impressionato da un progetto per quei tempi molto particolare (parlo degli anni Novanta): il Parque da Mônica, una città in miniatura per bambini, che rimane tutt’ora in attività (si trova a San Paolo, dentro al centro commerciale  SP Market), un mercato dove mano d’opera e spese di gestione del personale sono molto abbordabili. 

Progetti simili di città in miniatura sono stati realizzati in vari paesi, ma in molti casi  con risultati negativi per gli alti costi di gestione e perché superati come concetto. Qui nasce la necessità di realizzare dei progetti innovativi, di medie/piccole dimensioni, possibilmente indoor da inserire  nel mondo dell’entertainment sempre più vasto e ripetitivo che spesso porta a scelte  esasperate per battere la concorrenza e non sempre con risultati positivi. 

Certamente i grandi theme park continuano la loro strada con realizzazioni di grosso successo attirando un pubblico sempre più vasto, ma i Fec o mini parchi realizzati con gusto e innovazione si inseriranno in una fascia di pubblico importante creando un nuovo mercato  per produttori, gestori, ristoratori e retail.

A Orlando, la città in cui vivo e lavoro, esistono i theme park più importanti del mondo. Basta pensare che ogni anno arrivano circa 75 milioni di visitatori che di media visitano due o tre grossi parchi e distribuiscono il loro budget in altre piccole realtà d’intrattenimento che offre la città. Certamente la differenza è enorme, ma non esiste nulla di intermedio. 

Da qualche mese con il mio staff e un gruppo di professionisti del settore dell’intrattenimento, editoria, cinema, scrittori/autori, tecnici e costruttori, stiamo mettendo a punto un nuovo progetto da produrre su larga scala adattabile a tutti i mercati internazionali con budget molto interessanti e nuovi tipi di attrazioni e nuove tecnologie.  

Con questo articolo di dicembre sono già sei mesi che tengo questa rubrica in ‘Games & Parks Industry’. Ringrazio tutti i lettori che mi seguono sperando di stimolare in loro nuove idee per il nostro meraviglioso mondo dell’entertainment che ci tiene sempre giovani.

Auguro a tutti un felice Natale e uno splendido 2020. Un ringraziamento particolare allo staff della rivista per il loro importante lavoro. A loro mi lega una grande amicizia maturata in tanti anni di conoscenza. Un particolare ricordo al fondatore di ‘Games & Parks Industry’ e mio grande amico Danilo Tosetto che ci segue da lassù. 

Articolo estratto da Games&Parks Industry Dicembre 2019, pagina 70

Valerio Mazzoli /  theme park & attraction designer / info@valeriomazzoli.com