Tecnologie VR & AR e parchi

Tecnologie VR & AR e parchi

11 Settembre 2019 Off Di Facto Edizioni

/ di Valerio Mazzoli /

Che apporto può venire dalle nuove tecnologie all’esperienza che vive chi visita un parco di divertimenti? 

Valerio Mazzoli, theme park & attraction designer

La realtà virtuale (RV o VR se si prende l’abbreviazione dal termine inglese Virtual Reality) è una tecnologia di cui si sente parlare da parecchio tempo con applicazioni in diversi campi, ma soprattutto nel mondo dell’entertainment dove continua ad evolversi con grande successo. Il termine Virtual Reality fu coniato nel 1989 dallo studioso Jaron Lamier, ma lo sviluppo del concetto della realtà simulata nasce alla metà degli anni ‘50 grazie agli studi ed esperimenti del regista americano Morton Heiling, il quale inventò un sistema in grado di coinvolgere in maniera realistica lo spettatore immergendolo nella proiezione sullo schermo cinematografico. 

Alla fine degli anni ‘70 durante il mio periodo di lavoro alla Walt Disney Imagineering a Los Angeles, conobbi Morton e diventammo amici. In quel periodo presentò alla Disney la sua creazione Sensorama, una cabina speciale con uno schermo stereoscopico a colori, un vano per inserire il viso, un sedile con vari gradi di movimento e un manubrio. La sensazione era quella di guidare una moto con le immagini che scorrevano in tre dimensioni, un sistema di ventilazione per simulare la velocità, audio stereofonico e un sistema per produrre profumi e odori coinvolgendo così anche l’olfatto. Avendola provata, posso testimoniare che la sensazione era incredibile. L’apparecchio non ebbe tuttavia un grosso successo; era probabilmente troppo sofisticato per i tempi. 

Sensorama di Morton Heiling. Lanciata nel 1962, questa macchina è uno dei primissimi sistemi di realtà virtuale conosciuti. Credit: Minecraftpsyco

La VR ha fatto degli enormi progressi, ma ovviamente l’evoluzione delle tecnologie non si ferma. Nel mondo dei theme park, waterpark e amusement park questa tecnologia viene utilizzata in diverse applicazioni. La più comune è rinnovare attrazioni un po’ datate – roller coaster, dark ride, giostre di altro tipo, scivoli acquatici ecc. – creando nuove emozioni. Ora questo tipo di trasformazione di vecchie attrazioni non desta più un grande interesse poiché chi ama l’adrenalina pura la cerca su roller coaster di nuova generazione (e il mercato ne offre di continuo e sempre più sofisticati ed emozionanti). Questo nulla toglie alla VR che oramai ha una sua collocazione ben precisa con una vasta gamma di offerte di attrazioni studiate appositamente per l’entertainment ad alti livelli. In uno spazio di piccole o medie dimensioni si possono vivere delle grandi avventure in prima persona, non come semplice visitatore ma come protagonista in aree per gioco libero, simulatori di gara, viaggi nell’iperspazio ecc. La qualità dei video è incredibile e gli effetti speciali di alto livello. 

Questo non può comunque mai sostituire il piacere di una giornata in un parco a tema vivendo delle emozioni dal vivo meravigliandosi di trovarsi immersi in attrazioni con ambienti di fantasia, ricostruzioni storiche o fantascientifiche, godendo del feeling che si ha solo attraverso ricostruzioni realistiche. Non scordiamoci che la Disney, la grande madre dei parchi a tema, non abusa mai di queste tecnologie ma le utilizza in modo mirato per attrazioni dove la VR diventa una componente dell’attrazione o un’attrazione particolare dedicata solo alla VR. 

La Realtà Aumentata (abbreviata spesso in AR che deriva dalle iniziali dell’inglese Augmented Reality) è una tecnologia innovativa e ancor più sofisticata. Basta uno smartphone per aprire dei portali sulla realtà che vediamo ed entrare in mondi e universi alternativi. Come funziona e come può essere applicata ai theme park e all’entertainment? A differenza della VR che è una simulazione artificiale della realtà generata da un computer e ci isola da quanto di vero ci circonda, l’AR è una tecnologia che estende i miglioramenti e le artificialità generate da un computer alla realtà esistente, per cui si può interagire con il mondo reale. Parlando di theme park potremmo allora vedere sbucare nel mezzo della Main Street un dinosauro che ci viene incontro inserito perfettamente nell’ambiente reale, naturalmente tramite il nostro smartphone, o entrare in un negozio d’abbigliamento e vedere come ci  stanno dei vestiti con diversi colori senza provarli grazie agli specchi di ultima generazione (e soprattutto per i bambini, il vedersi allo specchio con i costumi dei loro personaggi preferiti, senza doverli indossare diventa una magia). 

L’AR ha un’infinità di applicazioni; basta scaricare le app e il mondo magico di un parco aprirà dei portali sconosciuti al visitatore sempre più esigente e preparato. Come in tutte le cose, l’evoluzione segue sempre un cammino preciso ed esigente. Questo è particolarmente vero nel mondo dell’entertainment, un settore sempre più mirato e sofisticato che presta molta attenzione alle tecnologie innovative e alle esigenze di un publico sempre più preparato e informato. 

Articolo estratto da Games&Parks Industry Settembre 2019, pagina 124

Valerio Mazzoli /  theme park & attraction designer / info@valeriomazzoli.com