20 anni, una London Eye

20 anni, una London Eye

6 Gennaio 2020 Off Di Facto Edizioni

/ La ruota panoramica di Londra compie 20 anni /

Il 2020 è un anno importante per la London Eye: ne segna infatti il 20° compleanno. Non male per un monumento che sarebbe dovuto essere solo temporaneo e che sarebbe dovuto restare in loco solo per festeggiare l’inizio del nuovo millennio.

Con i suoi 135 metri d’altezza questa ruota panoramica siede superba sulle rive del Tamigi e offre viste mozzafiato a 360 gradi sulla capitale britannica. Dalla cima si vede a una distanza di 40km, fino al castello di Windsor in una giornata limpida. La ruota conta 32 cabine completamente chiuse e climatizzate, che rappresentano i 32 borough o distretti di Londra (anche se le capsule sono numerate dalla 1 alla 12 e dalla 14 alla 33, per scaramanzia), può trasportare 800 passeggeri (pari a 11 dei tipici autobus rossi a due piani della città) e impiega circa 30 minuti per compiere un giro completo. 

Interamente accessibile, la London Eye riceve ogni anno più visitatori delle meraviglie del mondo più antiche, come il Taj Mahal, Stonehenge e perfino le Piramidi di Giza. Da quando ha aperto ufficialmente al pubblico il 9 marzo 2000, ha visto più di 5 mila proposte di matrimonio e centinaia di celebrazioni di nozze. Gestita oggi da Merlin Entertainments, è apparsa in molti film internazionali e vanta anche una pluripremiata crociera turistica sul Tamigi a lei dedicata con guide dal vivo che raccontano al meglio la città e che durano 40 minuti. 

Da più di dieci anni la London Eye è anche il fulcro del famoso show pirotecnico organizzato dal sindaco di Londra per il Capodanno, spettacolo che ogni anno vede centinaia di migliaia di persone arrivare nel cuore della capitale per l’occasione.

Tutto questo è ancora più notevole quando si pensa che in origine la ruota doveva essere una struttura temporanea: la concessione durava appena cinque anni e in seguito la struttura avrebbe dovuto essere smontata e trasportata altrove. Un’impresa notevole dal punto di vista del design e ingegneristico, la London Eye è nata nella mente degli architetti David Marks e Julia Barfield, che nel 1993 parteciparono a un concorso per l’ideazione e la realizzazione di un monumento che segnasse l’inizio del nuovo millennio a Londra. I due, marito e moglie, decisero di rappresentare la capitale con una ruota, che è un antico simbolo del tempo e del cambiamento e che quindi era la struttura perfetta per segnare l’alba di un nuovo millennio in una città che non si ferma mai.

La sciatrice Amelia Hempleman-Adams sul tetto di una delle cabine con la torcia olimpica in occasione delle Olimpiadi 2012. Durante i Giochi, la ruota inoltre, si illuminò di oro, argento o bronzo tutte le volte che un atleta britannico vinse una medaglia. Accadde 65 volte.

La cosa curiosa è che l’idea dei due architetti non vinse il concorso (nessuno lo vinse e nessun progetto fu selezionato); ma i due fondarono una loro azienda e portarono comunque avanti il progetto di quella che all’epoca era chiamata Millennium Wheel. “Sono molto orgogliosa di quello che abbiamo raggiunto”, ha commentato Julia Barfiels in una recente intervista alla BBC. “È incredibile pensare che sono passati 20 anni da quando l’abbiamo realizzata. Non avevamo idea che avrebbe avuto tanta vita”.

Durante tutta la fase di progettazione e costruzione, la ruota fu molto avversata e anche se fu pronta in tempo per far parte dello spettacolo pirotecnico di Capodanno il 1° gennaio 2000, poté aprire al pubblico solo il 9 marzo dello stesso anno. Eppure ebbe subito un immenso successo di pubblico. “Abbiamo avuto più di 76 milioni di visitatori negli ultimi vent’anni, qui alla London Eye, un numero assolutamente incredibile”, ha commentato George Paige, portavoce della London Eye. In effetti questa ruota è diventata la visitor attraction a pagamento più amata del Regno Unito, nonché un monumento famosissimo, alla pari del Tower Bridge, del Big Ben, della St Paul’s Cathedral e della Torre di Londra. 

“La London Eye ha fatto per Londra quello che la Tour Eiffel fece per Parigi, cioè ha dato una struttura simbolica in cui riconoscere una città incredibile”, ha aggiunto Paige, citando il premiato architetto Richard Rogers; e in effetti, proprio come la Tour Eiffel che a sua volta era stata pensata per essere smantellata subito dopo l’Expo, la Millennium Wheel ebbe subito un tale successo da spingere le autorità a rinnovare la concessione. 

Oggi la ruota è una presenza fissa del profilo di Londra e un bellissimo simbolo della città moderna. “Il vero punto della ruota era di mostrare Londra da una nuova prospettiva. E credo che quello che fa per Londra, è che dimostra che questa è una città del XXI secolo. Una città viva che cambia e si sviluppa in continuazione”, conclude Barfield.

Articolo estratto da Games&Parks Industry Gennaio 2020, pagina 24