Addio a un grande

11 Novembre 2020 Off Di Facto Edizioni

/ Lutto nell’industria del leisure: l’11 agosto è mancato Alfeo Moser, fondatore e anima di Moser’s Rides /

Mancherà tanto a chiunque l’abbia conosciuto Alfeo Moser, deceduto improvvisamente l’11 agosto a Trento, mentre si era preso qualche giorno di vacanza nel suo paese di origine, Barco di Levico Terme.

Il volto sempre sorridente e un modo di fare cordiale che lo ponevano subito in sintonia con l’interlocutore, era un piacere fermarsi a parlare con lui alle fiere, nel suo ufficio o nel terminal di qualche aeroporto aspettando un volo. Erano chiacchierate illuminanti: c’era sempre da imparare da questo maestro, anche se lui mai si metteva in cattedra. Tutt’altro.

Alfeo Moser

“Siamo piccoli artigiani” amava ripetere quando parlava della sua Moser’s Rides di Ostiglia (Mantova), l’azienda che aveva fondato nel 1997 con tre dei suoi quattro amatissimi figli. Negli anni ‘60, lasciò la Marina Militare da addetto ai radar, per aiutare il suocero Arrigo Soriani nella sua impresa di carpenteria come fornitore di grandi aziende nel settore delle giostre. Esperto di elettronica, parlando fluentemente 3 lingue, e con la sue qualità di gran comunicatore, lanciò l’impresa Soriani nella costruzione di un proprio catalogo e vendita a parchi europei; nacque la Soriani & Moser, con l’esperienza di un grande imprenditore (Soriani), e lo spirito imprenditoriale del giovane Moser.

Era modesto Alfeo, ma bastava raccontasse delle sue giostre, delle consegne, dei clienti in ogni angolo di mondo e dei nuovi progetti, per capire che lui, assieme a figli e staff, faceva davvero grandi cose.

Famosissime le sue torri a caduta libera: la prima da 50m su rimorchio, venduta al più grande spettacolista viaggiante canadese (Conklin Show), con un clamoroso debutto alla Yonker State Fair di New York nell’estate del 1999.

Quel successo ne ha portati molti altri, con Drop Tower realizzate per il Tivoliland in Danimarca, il South China Mall, il Tivoli World in Spagna, il Busch Gardens Williamsburg in Virginia, il Power Park in Finlandia, per dirne solo alcuni. Alfeo e le sue attrazioni hanno conquistato anche parchi come il SeaWorld di Tampa (Florida) e il Mall of America nel Minnesota.

Sua La Perla, la più grande ruota panoramica dell’America Latina, aperta nel 2016 a Guayaquil in Ecuador: 55m di altezza per 36 cabine chiuse con una capacità di 216 passeggeri a giro. Sempre di Alfeo anche un’altra prestigiosa ruota installata ad Ankara nel parco municipale, voluta dal sindaco Melih Gökçek, ospite più volte negli uffici di Ostiglia. E proprio ad agosto, mentre Alfeo ci lasciava, i suoi tecnici montavano una nuova ruota a Dubai, al Bollywood Parks del complesso multiparco Dubai Parks & Resorts.

Capacità innovativa e creatività, intraprendenza e caparbietà, spirito da sognatore, entusiasmo e piedi ben piantati per terra: era tutto questo Alfeo, ed era anche passione smisurata per il proprio lavoro e per quel mondo delle attrazioni in cui aveva messo inizialmente piede, a 24 anni, solo per amore della sua adorata Isa. 

Con le sue doti ha portato l’azienda di famiglia in alto, ritagliandole una posizione rilevante nel panorama mondiale dei più apprezzati costruttori di attrazioni e conquistando la stima di competitor e clientela. Anche quella cinese: di recente aveva preso una grossa commessa per un parco in Cina, nella provincia insulare di Hainan – sette giostre di cui due torri panoramiche da 75m per 96 passeggeri l’una.

Addio Alfeo, sei partito per il più lungo dei tuoi viaggi. Noi ricorderemo la tua passione e la tua positività, augurandoci di riuscire sempre a farle anche nostre.

Articolo estratto da Games&Parks Industry Settembre 2020, pagina 26