Ripartenza green
3 Giugno 2020/ In vista della riapertura a luglio e dei prossimi eventi sportivi mondiali che la impegneranno, la funiva Faloria di Cortina si rinnova con un sistema di trasmissione elettrico che salvaguarda l’ambiente aumentando al contempo sicurezza e affidabilità /
Lo dicono numerosi sondaggi realizzati in questi giorni: sul piano turistico, questa potrebbe essere la grande estate della montagna. Con i suoi immensi spazi verdi ritempranti in grado di assicurare agevolmente il distanziamento e dove fare attività fisica all’aria aperta in sicurezza dopo le settimane di confinamento domestico e i divieti del lockdown, la montagna sale nel gradimento delle famiglie.
Questo vale anche in Italia, nazione conosciuta all’estero forse più per i suoi quasi 8 mila km di coste, ma dotata anche di eccezionali bellezze di alta quota (le montagne, d’altra parte, occupano oltre il 35% del territorio, e un altro 42% è collina). Tra queste, siti Patrimonio Naturale dell’Umanità Unesco come le Dolomiti, nelle Alpi orientali, i monti ‘pallidi’ – detti così per il loro colore dovuto alla roccia dolomia di cui sono fatti – che si estendono in Veneto, lambendo però anche le province di Trento e Bolzano nel Trentino Alto Adige e quelle di Udine e Pordenone nel Friuli Venezia Giulia.
Cortina d’Ampezzo è detta, a diritto, la ‘perla delle Dolomiti’, per la sua magnifica posizione nel cuore del gruppo montuoso. La città che ha ospitato i Giochi Olimpici Invernali del 1956 e ospiterà con Milano quelli del 2026 (e l’anno prossimo i Mondiali di Sci Alpino) non è però solo una stazione sciistica d’eccellenza: sa entusiasmare i suoi visitatori anche d’estate, tanto gli amanti di escursioni, arrampicate, mountain bike e natura, quanto i patiti di cultura e vita mondana, visto che ogni estate ospita mostre internazionali ed eventi culturali, ed è ritrovo di molto del jet-set italiano.
Proprio in centro Cortina parte la storica funivia Faloria, che collega la città con il Monte Faloria a 2.120m, punto di snodo delle piste da sci nei mesi invernali e meraviglioso belvedere sulle Dolomiti. In totale, la funivia supera 900m di dislivello e si sviluppa, già dalla sua costruzione nel 1939, attraverso tre stazioni: quella inferiore in città (1.230m s.l.m.), quella intermedia in località Mandres (1.500m s.m.) e una stazione a monte, raggiunta con un’unica successiva campata, superando un dislivello di quasi 650m che, con uno slancio emozionante in cui la vettura corre a pochi metri dalla roccia, approda al rifugio Faloria.
Quando la funivia riaprirà il prossimo…
Continua a leggere Games & Parks Industry Giugno 2020, pagina 8