Verso una norma mondiale per la sicurezza delle attrazioni

Verso una norma mondiale per la sicurezza delle attrazioni

4 Febbraio 2020 Off Di Facto Edizioni

/ di Gianni Chiari /

Lo scambio di competenze e conoscenze è sempre molto proficuo, anche quando si parla di normative per la sicurezza delle attrazioni: il caso dei comitati tecnici ISO/TC 254 e CEN/TC 152, che hanno rispettivamente sviluppato le norme tecniche ISO 17842 ed EN 13814:2019. 

Gianni Chiari / Membro del Comitato Tecnico CEN/TC 152, ASTM F 24, ISO/TC254

Le norme tecniche ISO sono per definizione a carattere mondiale. Nel comitato tecnico ISO/TC 254 denominato ‘Safety of Amusement Rides and Amusement Devices’ fin dal 2010 si lavora per fare una norma tecnica sulla sicurezza delle attrazioni che abbia carattere internazionale e che definisca lo stato dell’arte riconosciuto a livello globale. Quando la Russia, tramite il Gost, lanciò l’inchiesta per sapere quali paesi erano interessati allo sviluppo di questa norma internazionale, a livello europeo erano in pieno svolgimento i lavori per la revisione della norma EN 13814:2004. Ci fu quindi una lunga discussione tra le nazioni europee per decidere che linea conveniva tenere nei confronti di quest’interessante proposta che poteva allargare i confini tecnici ben oltre i paesi del CEN. Erano anni che stavamo lavorando alla revisione della nostra norma europea ed allo stesso tempo stavamo collaborando con ASTM per armonizzare i requisiti tecnici tra le due sponde dell’Oceano Atlantico. 

Le risorse erano limitate e la domanda era: è veramente necessaria una nuova norma ISO? Inizialmente c’erano molti dubbi sulla scelta da fare da parte dei tecnici europei. L’occasione era buona ed importante per portare a livello internazionale l’esperienza accumulata nei decenni di preparazione della norma europea. Allo stesso tempo le risorse e le energie necessarie per seguire sia l’aggiornamento della norma europea che lo sviluppo della nuova norma ISO, sarebbero di fatto quasi raddoppiate. Vi era anche la possibilità di fare un Vienna-agreement ISO-CEN, che significa elaborare allo stesso tempo una norma sola, anziché la norma ISO e la norma europea CEN in parallelo. Tutti scenari abbastanza complessi e decisioni non facili da prendere, volendo anche continuare, anzi migliorare, l’armonizzazione con la norma ASTM. 

Alla fine la decisione fu di aderire al nuovo comitato ISO/TC 254 ed allo stesso tempo continuare nella revisione della norma europea EN 13814. Nella realtà dei fatti poi ci fu un vero e proprio scambio continuo di requisiti tecnici tra le due norme ed iniziò il lavoro di allineamento. Sostanzialmente le due norme si stavano influenzando a vicenda e con un miglioramento notevole di contenuti anche grazie ai tecnici ASTM che collaboravano con noi. La segreteria russa portò uno sviluppo ed una nuova attenzione sugli effetti biomeccanici che le attrazioni hanno sui passeggeri. Personalmente ho apprezzato molto la collaborazione degli scienziati russi che vengono dall’industria aeronautica ed aerospaziale. Hanno messo a disposizione la loro grande conoscenza ed esperienza per migliorare quello che era già un buon contenuto sia della norma europea che di quella ASTM per quanto riguarda le accelerazioni e gli effetti sui passeggeri. 

Altra decisione importante che venne presa e che poi influenzò definitivamente la nuova edizione della norma europea, fu quella di dividere in tre parti la futura norma ISO: progettazione e costruzione, uso e manutenzione, ispezione. Finalmente dopo tanti anni che se ne discuteva si era deciso di dividere la norma in tre parti in modo che ognuno degli stakeholder avesse la propria. Questo era stato un limite della EN 13814 alla fine del 2004. 

Questa non era l’unica novità che il nuovo comitato ISO/TC 254 aveva portato. Infatti oltre alle tre parti della nuova ISO, che avrebbe preso il numero ISO 17842, venne elaborata anche una quarta parte che sarebbe stata pubblicata come ‘Technical Specification ISO/TS 17929’, cioè un documento che dopo un certo periodo potrebbe diventare norma tecnica. Perché questa scelta? Aveva dei contenuti innovativi ma che era meglio lasciare a livello informativo.

Nel 2015 le norme della serie ISO 17842 vennero pubblicate, “sorpassando” la EN 13814 che ancora si stava discutendo in Europa. Fu tutto sommato un bene, perché consentì al comitato europeo di implementare e migliorare la futura norma europea. Infatti nel 2019 venne pubblicata la serie della norme europee EN 13814 in tre parti, che ha migliorato alcuni aspetti della norma ISO.

In questi mesi si sta aggiornando la serie delle norme ISO 17842; sarà l’occasione per migliorare ulteriormente dei punti che ancora non sono del tutto chiari nella nuova EN 13814:2019. Questo ‘ping-pong’ tra le due norme ISO ed EN ha richiesto certamente più energie, ma ha consentito in step successivi di migliorare i contenuti ed una costante armonizzazione con le norme tecniche ASTM.

Quale sarà il futuro? Per quanto mi riguarda la risposta è semplice: avendo due norme tecniche ormai ‘sorelle gemelle’ si dovrebbe arrivare ad una sola norma tecnica EN ISO, armonizzata con la ASTM. Questo consentirebbe di avere dei requisiti di sicurezza delle attrazioni validi a livello mondiale, con grandi benefici per la sicurezza e per l’industria intera. 

Articolo estratto da Games&Parks Industry Febbraio 2020, pagina 76

Gianni Chiari /  Membro del Comitato Tecnico CEN/TC 152, ASTM F 24, ISO/TC254  e Responsabile del progetto ‘Una giostra per tutti’. info@technicalservices.it