Hotel con un futuro luminoso

Hotel con un futuro luminoso

5 Aprile 2021 Off Di Facto Edizioni

/ Una struttura modulare e un concetto pensato per il futuro hanno permesso a citizenM di cavarsela bene anche nell’anno della pandemia /

“Ci piacerebbe poter dire che ci eravamo preparati apposta. Però in realtà non sapevamo che quello che stavamo costruendo era un hotel a prova di pandemia”. La catena alberghiera citizenM è giustamente orgogliosa del risultato, che mette in luce con queste parole sul suo sito: concentrandosi da sempre su soluzioni attente alla tecnologia, lo scorso anno era pronta a passare a una modalità interamente contactless e quindi è riuscita a superare la pandemia quasi indenne. Tant’è vero che a settembre 2020 ha aperto un nuovo hotel a Ginevra e a luglio dello scorso anno ha acquistato un edificio nel centro di Roma per crearne un altro.

La soluzione contactless, anch’essa introdotta a luglio 2020, si basa su un’app per dispositivi mobili: usando il proprio smartphone gli ospiti possono fare il check-in, aprire la porta della camera, ordinare cibo e bevande, controllare i servizi in camera e infine fare il check-out alla fine del soggiorno. Però questa soluzione contactless è solo l’ultima tessera di una strategia globale che ha permesso agli hotel citizenM di poter offrire soggiorni sicuri senza grandi sforzi anche durante la pandemia. Le camere presentano pochissime superfici da pulire e, dato che sono modulari e tutte identiche, è stato facile implementare in modo uniforme le nuove procedure di igienizzazione. Anche il sistema di ventilazione era pronto per la sfida: da sempre ogni camera ha un impianto di ventilazione indipendente che ricambia il 100% dell’aria, invece di rimettere in circolo quella già presente all’interno. Con tutte queste misure già in atto, è stato facile implementare nuovi standard di igiene (incluso il servizio di pulizia opzionale: a meno che l’ospite non lo chieda esplicitamente, nessun altro metterà piede nella sua camera) ed essere subito pronti ad affrontare questo nuovo mondo post-pandemico. 

Nato durante la crisi finanziaria del 2008, quello di citizenM è sempre stato un concetto rivoluzionario: la catena ha cambiato il modo in cui si pensano gli spazi alberghieri e ha impiegato camere fatte con moduli prefabbricati per offrire un “lusso accessibile”, cioè servizi di alto livello, posizione centralissima e prezzi contenuti. Il primo hotel fu quello aperto presso l’Aeroporto di Schiphol ad Amsterdam e oggi il gruppo conta più di 20 hotel operativi in otto paesi (oltre 4.700 camere) e almeno altrettanti in fase di sviluppo. Nel caso dell’hotel di Schiphol, le 230 camere furono costruite e arredate in fabbrica e poi impilate come container a formare l’hotel. Ogni camera è ridotta all’essenziale, sulla base dell’idea che durante un viaggio servano solo un letto comodo e un bagno semplice e pulito, ma allo stesso tempo vanta un design che comunica il lusso: vetrate a tutta parete; un grande contenitore nascosto sotto il letto dove lasciare le proprie cose; grandi cilindri di vetro che nascondono la doccia e i servizi igienici; luci Led RGB per un effetto di luci “mood light”; un’area salotto con TV LCD a schermo piatto.

Gli hotel fatti con i container non sono un’esclusiva di citizenM, ma la catena ha portato…

Continua a leggere Games & Parks Industry Aprile 2021, pagina 42

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