Social media: come è cambiata la comunicazione aziendale durante l’emergenza Covid-19
11 Luglio 2021L’emergenza pandemica ha stravolto la quotidianità e le abitudini di molte persone. Le uniche finestre sul mondo che abbiamo avuto sono state quelle dei nostri dispositivi elettronici e la comunicazione digitale è diventata l’unico modo per rimanere in contatto con gli altri. Di conseguenza, dall’inizio del lockdown è aumentato anche il tempo speso dagli utenti online, ma il consumo mediatico e la tipologia dei contenuti digitali scelti dagli italiani varia anche in base alla generazione di appartenenza. Ad esempio, mentre la Generazione Z e i Millennials preferivano video online e servizi streaming, la Generazione X e i Baby Boomers hanno scelto i media tradizionali come la televisione.
È evidente che il tempo trascorso online sia aumentato dall’inizio del lockdown. Basta pensare che il tempo trascorso dagli italiani sulle app dell’ecosistema Twitter sia aumentato del 70% dall’inizio dell’emergenza. L’indagine Digital 2021, condotta da We are social, Hootsuite e Kepios e relativa a questo periodo pandemico, si può riassumere in cinque punti:
- aumento significativo dell’attività digitale, specialmente nei Paesi che, a causa del coronavirus, sono stati sottoposti a lockdown;
- crescita sensibile dell’uso dei social network e, in particolare, delle videochiamate;
- accelerazione dello shopping online, in particolare nel settore alimentare;
- più tempo trascorso a giocare con i videogame e con gli e-sport;
- nuove opportunità per gli investitori digitali.
Secondo gli ultimi dati post pandemia, in Europa, è aumentato del mille per cento l’uso di Messenger per videochiamate multiple, ed è cresciuto vertiginosamente anche l’utilizzo di Facebook, con un +70%, quello di Youtube (+82%), e dei canali per la video conferenza (+98%).
La relazione con la tecnologia potenziata dal virus potrebbe continuare anche una volta finita l’emergenza. Un utente su cinque ha dichiarato di essersi abituato alla fruizione di contenuti in streaming e di voler mantenere l’abitudine anche in futuro. Una persona su sette invece sostiene che continuerà a dedicare lo stesso tempo ai social network anche quando la vita quotidiana ritornerà normale.
In questi mesi sono molte le aziende e gli esercizi commerciali che si sono fermati dal punto di vista della produzione e hanno dovuto rivedere il proprio piano comunicativo per adottare nuovi contenuti e nuovi toni senza interrompere la propria presenza sui social. L’obiettivo non era quello di promuovere la propria attività, ma di offrire leadership e supporto, un’opportunità per creare connessioni significative. Ecco le quattro strategie utilizzate dalle aziende per creare una corretta ed efficace comunicazione sui social ai tempi del Coronavirus:
1. Il tone of voice usato per comunicare con la community si è adattato alla situazione di emergenza. I brand che tendevano ad utilizzare un tone of voice ironico hanno adottato una comunicazione più seria; non erano infatti apprezzate le campagne troppo allegre o di tono umoristico. Ciò non vuol dire che un brand abbia necessariamente usato un registro più serio o addirittura tragico, ma quantomeno ha evitato di risultare scherzoso in un contesto di emergenza come quello che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo. Infine la situazione si evolve continuamente. L’arma vincente è stata quindi quella di utilizzare un approccio che promuoveva un senso di comunità e positività.
2. Molti brand hanno offerto competenze specifiche e usato i social come canale educativo pubblicando post su un argomento rilevante, contenuti che permettevano di conoscere le risorse dell’azienda, attività di comunicazione che offrivano un modo per rimanere in contatto.
3. Altro metodo utilizzato è il real time marketing, ovvero creare contenuti sfruttando le tendenze del momento: sempre un’ottima strategia per la comunicazione aziendale sui social, anche se a volte non è facile utilizzarla in quanto sommersi da molte informazioni ed eventi. Il Covid-19 ha frenato i trend discussi sui social, diventando lui stesso il fulcro centrale delle tematiche. Alcuni brand quindi hanno colto la palla al balzo sfruttando il real time marketing per creare una strategia di comunicazione efficace e coerente con un tone of voice sensibile, ma che manteneva integra la propria identità.
4. Tra le strategie di comunicazione, la creatività rappresenta sempre una delle migliori armi da poter sfruttare. Passando più tempo online, le persone erano esposte a più brand e campagne pubblicitarie, quindi per dare più visibilità alla comunicazione sui social molte aziende, come per esempio alcuni brand legati al settore travel, si sono ritrovate a dover reinventare la propria comunicazione dall’oggi al domani, invitando i loro follower a “fare cose”, come viaggiare con la mente, rimanendo sul proprio divano.
Oscar Giacomin / General Manager, Facto Edizioni
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