
Tenebre e luci
3 Aprile 2021/ Il 2020 è stato un anno nero per il turismo in Europa, ma il sentiment positivo degli europei nei confronti dei viaggi tende a crescere: questo dicono due recenti report della European Travel Commission /
Quanto è stato disastroso il 2020 per il turismo in Europa? E quanta voglia abbiamo oggi noi europei di tornare a viaggiare? Dei report autorevoli rispondono a queste domande con numeri che parlano chiaro: sono quelli pubblicati dalla European Travel Commission (ETC), un’associazione formata da Enti per il turismo nazionali creata nell’immediato secondo dopoguerra e il cui scopo è promuovere l’Europa come destinazione turistica. Attualmente raccoglie 33 membri, di cui sette sono enti per il turismo di nazioni non facenti parte dell’Unione Europea.
L’edizione del report trimestrale dell’ETC intitolato ‘European Tourism Trends & Prospects’ (Trend e prospettive del turismo europeo) uscita il mese scorso e riguardante il quarto trimestre del 2020, racconta nella sua prima parte, attraverso numeri e grafici, il rovinoso tracollo del turismo nel 2020 devastato dalla crisi sanitaria globale, definendolo in modo molto appropriato “annus horribilis”.
Rispetto al 2019, gli arrivi di turisti internazionali in Europa sono diminuiti del 70% nel 2020. Tutte le destinazioni europee prese in considerazione dallo studio hanno registrato un calo record degli arrivi tra il 51% e l’85% nel 2020 (v. grafici 1 e 2), con una nazione su tre che ha avuto un decremento tra il 70% e il 79%. Analizzando più a fondo i paesi che dipendono fortemente dai mercati internazionali, i risultati sono ancora più netti, con il Montenegro che registra un calo dell’85%, Cipro dell’84% e la Romania dell’83%. In Spagna, dove il turismo rappresenta il 12% del PIL, la perdita di arrivi dai mercati chiave (Regno Unito, Germania, Francia, Paesi Bassi e Italia) ha visto il paese registrare una perdita del 77% degli arrivi internazionali. All’altro estremo della scala, l’Austria che con un -53% ha registrato una delle più basse diminuzioni degli arrivi (va però detto che nelle ultime settimane un’impennata dei positivi ha portato a un blocco totale del turismo fino a febbraio 2021).
Parlare di turismo significa parlare anche di hospitality, uno dei settori più colpiti, con un calo della domanda che ha causato la chiusura di molti hotel per gran parte del 2020, e la conseguente flessione del 54% dei livelli di occupazione. In Europa…
Continua a leggere Games & Parks Industry Marzo 2021, pagina 26
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