Addio a un grande pioniere
6 Dicembre 2022/ Il mese scorso ci ha lasciato Alberto Zamperla, un imprenditore italiano visionario che ha scritto molte pagine della storia dei parchi di divertimento nel mondo /
Cosa c’è dietro un imprenditore di successo? Qualche granello di fortuna e un bagaglio importante di competenze e doti personali come coraggio, passione e intraprendenza, la capacità di essere un leader e di scegliersi i giusti collaboratori, la competitività e l’ambizione, il saper affrontare le sfide con un atteggiamento sempre positivo e proattivo, la determinazione e la resilienza, unite anche a un’abbondante dose di creatività.
Alberto Zamperla, il Presidente di Antonio Zamperla Spa scomparso improvvisamente a 71 anni lo scorso 17 novembre, aveva esattamente tutte queste qualità. Mettendole a frutto è riuscito a conquistare il successo internazionale e imporre la sua azienda come uno dei player leader al mondo nel settore dell’intrattenimento e delle attrazioni. Un ‘impero’ con un fatturato di oltre 61 milioni di euro (2021), 450 dipendenti in 7 nazioni, una media di 200 giostre vendute l’anno e migliaia di clienti sparsi in ogni angolo di mondo.
Entrato giovanissimo nell’azienda fondata dal padre Antonio Zamperla nel 1966 e operante nel settore delle attrazioni per parchi, Alberto si adoperò da subito per l’espansione commerciale dell’impresa nei mercati internazionali: prima in Europa e poi negli Usa, dove arrivò a 24 anni con il compito di avviare un ufficio vendite così da seguire da vicino il vasto mercato d’oltreoceano. “Gli inizi in Nordamerica non furono per niente facili perché non avevo referenze locali da poter esibire quando mi presentavo ai parchi, il che era invece indispensabile per riuscire a vendere” raccontava Alberto in un bel video pubblicato dall’associazione IAAPA, nella cui prestigiosa Hall of Fame Alberto ebbe l’onore di entrare nel 2019, come riconoscimento del suo essere uno dei ‘grandi’ che hanno fatto la storia dei parchi e attrazioni nel mondo. “Fortunatamente non passò molto che mi venne l’idea giusta: diedi a un importante cliente locale un paio di giostre, stabilendo che invece di pagarmele avremmo diviso gli incassi. Ai suoi ospiti le nostre giostre piacquero talmente tanto che nel giro di un mese quel gestore ebbe quanto gli serviva per pagare le attrazioni. Io a quel punto feci delle belle foto, gli chiesi una lettera di referenze che lui fu felicissimo di farmi e ingranata così la marcia giusta cominciai a farmi conoscere. E a vendere”.
A incoronare il successo internazionale di Alberto e della Zamperla, dando il via a una fase di espansione ancora maggiore, arrivò alla fine degli anni Ottanta niente meno che la Disney con l’Eurodisney a Parigi, il suo primo parco di divertimenti in Europa. L’imprenditore vicentino ottenne la commessa per ben sette delle 11 giostre di quel parco (Fase 1 di ciò che è poi diventato il resort Disneyland Paris): un onore, ma anche un’enorme ‘sfida’ tecnica e produttiva che Alberto seppe accogliere con intraprendenza e vincere con competenza. “Quella commessa ha cambiato la nostra azienda. Da quel momento nessuno ci ha più chiesto tante referenze” ricordava Alberto sorridendo nel video della IAAPA.
E dopo Disney, non tardarono a farsi avanti gli altri colossi mondiali del mondo dei parchi – Universal Studios, Paramount, Six Flags, Lego… – così come uffici di rappresentanza e/o stabilimenti produttivi in varie nazioni: Russia (1995), Filippine (1996), Dubai (2002), Cina (2006), Bielorussia (2006), Slovacchia (2008).
Sempre sotto la guida di Alberto, diventato presidente della Antonio Zamperla Spa nel 1994 alla morte del padre, l’azienda diventata gruppo ha anche compiuto il grande passo, affiancando all’attività primaria di produttore di attrazioni anche quella di proprietario e gestore di parchi. In Italia prima il Minitalia Fantasy World (oggi Leolandia) in provincia di Bergamo in compartecipazione con Gruppo Thorus, e poi, appena tre anni fa, il Luna Farm di Bologna in collaborazione con il parco del cibo F.I.CO. Eataly World. All’estero, dal 2010, attraverso C.A.I. Ltd, lo storico parco di divertimenti di Coney Island a New York, che Alberto descriveva come una splendida vetrina in cui esporre e testare le nuove attrazioni.
A chi gli chiedeva il segreto di tanto successo, l’imprenditore vicentino indicava con lucidità alcuni fattori, ovvero la diversificazione dei mercati e l’avere un costante contatto diretto con questi per capire cosa richiede ciascuno e le sue specificità (anche a livello di mentalità, perché ad esempio la cultura dei Paesi Arabi è molto diversa da quella europea, e chi produce giostre non può ignorarlo). Non meno importante, secondo l’esperienza di Zamperla, risultava poi il dotarsi di tutte le tecnologie necessarie per realizzare le attrazioni, acquisendone piena padronanza.
Pochi punti, ma fondamentali, dietro ai quali si leggeva anche una passione e una dedizione al lavoro smisurate, assieme a tanta curiosità intellettuale e determinazione. Un’eredità spirituale che Alberto Zamperla ha lasciato a tutti coloro che hanno avuto il piacere di conoscerlo da vicino, e che ci auguriamo continui a guidare anche la sua azienda e l’operato dei suoi tre figli Antonio, Alessandro e Adriano.
Continua a leggere Games & Parks Industry Dicembre 2022, pagina 16
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