Costruire comunità
3 Giugno 2022/ Un modello ibrido per gli hotel: l’esperienza di The Student Hotel /
“Siamo uno dei segreti più belli del settore alberghiero”. Charlie MacGregor, fondatore e amministratore delegato di The Student Hotel (TSH), è orgoglioso della sua creazione, e a ragione. In un mondo dove gli altri hotel hanno superato a fatica tutte le difficoltà degli ultimi anni solo per trovarsi ora ad affrontare sfide sempre nuove, la catena di hotel di MacGregor aveva già trovato il modo di differenziarsi dal solito modello di ospitalità prima dell’arrivo della pandemia, e oggi procede a gonfie vele e si sta espandendo in numerose città europee.
Come suggerisce il nome, l’idea iniziale era quella di creare alloggi per gli studenti: “All’inizio l’obiettivo era semplicemente di creare uno spazio migliore per loro”, racconta MacGregor. “Non riuscivo a credere che la gente trattasse gli studenti in quel modo. Erano spazi, arredi e servizi senza alcun gusto; io volevo fare di meglio”. Però quell’idea originale si è trasformata in qualcosa di più grande, qualcosa che potrebbe ridefinire l’accoglienza alberghiera.
Al contrario degli altri hotel, dove gli ospiti interagiscono poco con il personale e ancora meno con gli altri ospiti o con la comunità locale circostante, un TSH è gestito con lo specifico intento di creare contatti tra gli abitanti del posto e la comunità passeggera fatta di viaggiatori, imprenditori e studenti. L’hotel offre sistemazioni (sia a breve che a medio termine), spazi lavoro (in coworking o in uffici condivisi), una varietà di spazi comuni e, cosa forse più importante di tutte, una politica di porte aperte: tutti sono invitati a entrare e a usare gli spazi. “Per la gente del posto, gli altri hotel sono solo edifici che servono un gruppo di persone che non sono loro”, spiega MacGregor. “I TSH sono cuori pulsanti che fanno da catalizzatori per la creatività e il coinvolgimento della comunità. La nostra politica di porte aperte è un ponte verso la comunità locale”.
Come esempio MacGregor menziona il primo TSH che ha aperto in Italia, quello di Firenze. Da fuori l’edificio sembra un qualsiasi palazzo tradizionale fiorentino e all’interno si trova tutto quello che un viaggiatore si aspetterebbe da una sistemazione di lusso, compresa una piscina all’ultimo piano con vista panoramica, un ristorante e cocktail bar, ma anche un modernissimo spazio co-working e un’area riunioni. Però anche qui il punto più importante è la politica di porte aperte. “Vogliamo dire a tutti i fiorentini che sono invitati a far parte della nostra comunità, a venire qui per lavorare o passare il tempo, senza sentirsi obbligati a comprare un caffè; però è obbligatorio dire ciao”, continua MacGregor. “Vogliamo che il TSH sia benvoluto nel quartiere”.
Il TSH di Firenze è stato il primo in Italia, ma il nostro paese è un mercato di chiara importanza per il gruppo: un secondo hotel ha aperto i battenti a Bologna nel pieno…
Continua a leggere Games & Parks Industry June 2022, pagina 26
Foto Courtesy: Sal Marston Photography, The Student Hotel, Martino Dini
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