Un hotel e anche un’esperienza immersiva: ecco il nuovo Star Wars Galactic Starcruiser di Disney

Un hotel e anche un’esperienza immersiva: ecco il nuovo Star Wars Galactic Starcruiser di Disney

4 Maggio 2022 Off Di Facto Edizioni

/ Avventure in prima persona in una galassia lontana lontana /

Sono decenni che i parchi a tema cercano di offrire agli ospiti un divertimento davvero immersivo. E sono decenni, da quando il primo film di Guerre Stellari è arrivato nei cinema, che la gente si chiede come sarebbe vivere nell’universo della saga: com’è andare in una galassia lontana lontana? Com’è volare su un’astronave, fare amicizia con gli alieni, brandire una spada laser, partecipare a una battaglia spaziale? Ora Disney ce l’ha messa tutta per rispondere a entrambe le cose, con il nuovo Star Wars Galactic Starcruiser che ha aperto il 1° marzo.

Anche se in molti lo chiamano “l’hotel di Star Wars”, in realtà si tratta di un’esperienza full immersion che cancella i confini tra hotel resort, crociera, videogioco, avventura role playing, cena-teatro ed escape room. È un’avventura immersiva mai vista prima, un’esperienza di vacanza che va al di là di qualsiasi cosa Disney abbia mai creato prima.

Al Galactic Starcruiser non si può prenotare una stanza per una notte o per una settimana: si “sale a bordo” di un incrociatore spaziale di 275 anni chiamato Halcyon per una crociera (o missione) di due giorni fino al pianeta Batuu e ritorno. E non ti limiti ad andare in crociera: entri davvero nell’universo di Star Wars, interagisci con i personaggi, prendi parte all’azione, diventi l’eroe della storia. Per tutto il viaggio, la storia che vivi è determinata dalle scelte che fai nell’interagire con i personaggi, con l’equipaggio e con gli altri passeggeri, dato che ciascuno diventa parte dell’azione e più in generale della saga di Guerre Stellari. Potrebbe esserti chiesto di mantenere un segreto, di consegnare un messaggio criptato, di partecipare a un colpo grosso, di difendere la nave, di nascondere un alleato… le possibilità sono quasi infinite.

L’avventura inizia quando gli ospiti arrivano al Galactic Starcruiser Terminal, vicino a Disney’s Hollywood Studios, per il check in. Lo spazio, in cemento grigio, è progettato in linea con gli altri porti per navi spaziali che si vedono nella saga, e i visitatori devono arrivare nella fascia oraria stabilita, altrimenti perdono l’astronave (e considerato il prezzo non proprio indifferente sarebbe un vero peccato). Al porto gli ospiti partecipano a un briefing di sicurezza, che spiega per esempio la differenza tra segnali d’allarme usati all’interno dell’esperienza e quelli usati in caso di emergenza reale, o ancora come trovare le vie d’uscita in caso di emergenza in camere che in teoria non hanno porte o finestre che diano sull’esterno, dato che in teoria ci si trova su una navicella spaziale. Poi salgono a bordo del Launch Pod per il salto nell’iperspazio, durante il quale possono guardare dai boccaporti e vedere il mondo che si allontana e la nave Halcyon che si avvicina. Quando il Launch Pod attracca sulla nave e si apre la camera di equilibrio, gli ospiti mettono piede nell’atrio del ponte principale per iniziare il viaggio in una galassia lontana lontana.

È qui che ha inizio l’avventura vera e propria. Una prima “adunata” ha luogo appena tutti gli ospiti sono saliti a bordo: sarà questa il punto di partenza per tutti i diversi filoni della storia che portano avanti l’esperienza. Dato che Galactic Starcruiser è un’avventura in cui ciascuno sceglie la propria strada, all’interno di un’impalcatura generale in cui “tutto sembra perduto” alla fine del primo giorno per poi arrivare a una conclusione vittoriosa alla fine del secondo giorno, le scelte e le azioni del singolo modificano l’evoluzione di tutta la storia. E se non è indifferente l’investimento fatto nella progettazione dell’astronave, né il fatto che tutto il personale rimanga nel proprio personaggio per 60 ore di fila, la vera impresa per Disney è stata quella di sviluppare un nuovo modo di fare storytelling, progettato specificamente per far vivere un’avventura diversa a ciascun ospite. “Ci sono percorsi che puoi intraprendere, e da quel punto in poi le scelte che fai sono davvero importanti”, afferma Cory Rouse, direttore creativo presso Walt Disney Imagineering. “L’idea è che nessuno può mettersi comodo e sorbirsi tutta la storia. Questo è un mondo vivo, che respira, che si può influenzare davvero”.

Il programma include una “escursione diurna sul pianeta Batuu” il secondo giorno, che in realtà è…

Continua a leggere Games & Parks Industry Aprile 2022, pagina 14

Foto Courtesy: Walt Disney World Resort/photographers Matt Stroshane and Kent Phillips

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