La sicurezza dei nostri smartphone: i consigli dell’Agenzia di Sicurezza Americana

La sicurezza dei nostri smartphone: i consigli dell’Agenzia di Sicurezza Americana

12 Maggio 2024 Off Di Oscar Giacomin

Il nostro smartphone contiene molti dei nostri dati essenziali ed è quindi di fondamentale importanza prestare attenzione alla sua sicurezza per proteggerlo da minacce informatiche di qualsiasi entità.

Una buona pratica, in questo senso, è quella di spegnere e riaccendere il dispositivo – sia esso Android o iPhone – almeno una volta a settimana. A consigliarlo è la National Security Agency (NSA), l’Agenzia di sicurezza nazionale americana, cioè uno degli intelligence service più potenti al mondo che di telefoni (e telefonate) ne monitora a migliaia tutti i giorni. In particolare, secondo gli esperti, il lasso di tempo in cui l’apparecchio rimane acceso in modo consecutivo non deve superare le 168 ore.

Riavviare a cadenza regolare difende da alcuni tipi di attacchi informatici, più precisamente i cosiddetti “exploit zero-day”, cyberattacchi che sfruttano falle di sicurezza che non sono note al produttore del software o del dispositivo, ma sono state già scoperte dagli hacker. Il termine “zero-day” si riferisce al fatto che il produttore non ha nemmeno un giorno, ovvero non ha tempo, per correggere la falla, per cui i criminali possono già utilizzarla per ottenere l’accesso ai sistemi vulnerabili.

Spegnendo e riaccendendo lo smartphone si riesce così a interrompere eventuali flussi di dati fuoriusciti. Il riavvio non è però la sola buona pratica consigliata da NSA. Di estrema utilità ed efficacia è anche, secondo gli esperti, aggiornare il sistema operativo e le app, installare solo le app essenziali e solo quelle scaricabili da store ufficiali, o comunque affidabili. 

Inoltre, è consigliabile disattivare Wifi, Bluetooth, Nfc e Gps quando non in uso, e non connettersi mai a WiFi pubblici. Ancora, non aprire link e allegati di email che giungono da mittenti non attendibili, scegliere password forti e sistemi di riconoscimento biometrico, tipo lo sblocco tastiera con il volto o l’impronta digitale.

Le minacce informatiche sono sempre di più e sempre più sofisticate. Sarebbe da ingenui pensare che le buone pratiche suggerite da NSA siano infallibili. Possono però quantomeno mitigare i pericoli che minacciano la sicurezza informatica.  

Oscar Giacomin  / General Manager, Facto Edizioni

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