
L’impiego dei droni raggiunge traguardi storici
12 Giugno 2024Il mondo dei droni è in continua evoluzione: ogni giorno nuovi settori aprono la loro porta a questa tecnologia d’avanguardia, ampliandone gli ambiti di utilizzo.
Nel contesto dei parchi di divertimento, abbiamo più volte trattato del loro uso per meravigliosi show serali realizzati con flotte di centinaia di droni luminosi che fluttuando creano in cielo le più svariate forme e figure. Ma i droni, nei parchi come altrove, possono essere utili anche per fini di sorveglianza e sicurezza o per effettuare ispezioni (di attrazioni, ponti, tetti, strutture sopraelevate, grandi superfici) garantendo in entrambe le situazioni un altissimo grado di precisione e un risparmio in costi e personale utilizzato.
Anche in agricoltura i droni hanno portato notevoli vantaggi e miglioramenti. Vengono infatti utilizzati per spruzzare sulle colture pesticidi, fertilizzanti o erbicidi in modo veloce, sicuro ed economicamente vantaggioso e quando attrezzati con speciali telecamere, svolgono anche attività di monitoraggio sulle colture, consentendo agli agricoltori di avere dati precisi sull’ambiente e lo stato di salute delle piante.
E le riprese aeree? Sono forse l’ambito in cui questi velivoli vengono attualmente più sfruttati, richiesti per film, video promozionali, spot pubblicitari, ma anche eventi sportivi, concerti, eccetera. Con le loro sofisticate foto/videocamere riescono a catturare immagini da posizioni altissime, mostrare luoghi e paesaggi difficili da raggiungere e comunque sempre da prospettive nuove, diventando un supporto prezioso alle attività di ripresa compiute con attrezzature più classiche.
Già nel 2022, dopo ben 3 anni di test, dei droni prodotti da DJI (azienda cinese leader del settore) si erano spinti fin sulla montagna più alta della Terra, l’Everest, a oltre 8.848m, riuscendo a immortalare a quelle altitudini gli splendidi paesaggi e vincendo così una sfida tecnologica molto ardua.
Ora, questo mese lo stesso gigante cinese ha diffuso le immagini di un’altra sua “impresa impossibile” sulla cima himalayana che mette in luce un altro uso dei droni. Per la prima volta un drone cargo ha sostituito uno sherpa, consegnando un pacco con 3 bombole di ossigeno e altre forniture a un campo base avanzato posto sulle pendici dell’Everest, a oltre 6.000m di altitudine. Per sfruttare al massimo il volo, poi, il viaggio di ritorno è stato dedicato a portare indietro i rifiuti, che statisticamente pesano sull’ecosistema dell’Everest per circa 8kg per ogni scalatore.
L’impresa è stata una notevole sfida per via del terreno impervio e ancor più delle condizioni ambientali avverse, con temperature rigide e il vento che può arrivare a 15m/s.
Il mezzo impiegato è stato un modello “FlyCart 30”, progettato per trasportare fino a un massimo di 30kg (con 2 batterie, e 40kg con una sola batteria) e raggiungere destinazioni logistiche non convenzionali.
“Trasportare in sicurezza attrezzature, rifornimenti e rifiuti via drone cambierà radicalmente la logistica delle scalate sull’Everest, ottimizzando la rimozione dei rifiuti e innalzando il livello di sicurezza per tutti gli addetti ai lavori” ha dichiarato Christina Zhang, Senior Corporate Strategy Director di DJI.
Oscar Giacomin / General Manager, Facto Edizioni
© Riproduzione riservata