Netiquette, il galateo della rete
12 Dicembre 2024Avete mai sentito parlare di netiquette? Questo termine sta ad indicare, nel linguaggio di Internet, l’insieme di regole di “buona educazione” che è bene rispettare nell’utilizzo della rete. Il principio di base della netiquette è lo stesso che sta alla base del vivere civile, ovvero evitare di essere scortesi e maleducati nel rapportarsi con gli altri. Un principio che oggi più che mai, con il diffondersi dell’uso del web e in particolare dei social network – e di pericolosi fenomeni come cyberbullismo, profili fake, hater ecc. – è bene avere sempre presente tutti: singoli individui e aziende.
A pensarci, la chiave per capire l’esigenza di conoscere e seguire la netiquette è considerare la rete come un luogo fisico: tu, persona ma soprattutto imprenditore che vuoi farti benvolere dai presenti, entreresti mai in un locale pubblico dove non sei mai stato (e di cui non conosci usi e costumi) spalancando la porta con un calcio, urlando come un ossesso e mettendo i piedi sul tavolo quando ti siedi? Certo che no! Lo stesso approccio curioso e rispettoso del luogo va applicato quando si naviga in rete e accede a qualsiasi social network.
Il primo accorgimento, fondamentale soprattutto sui social, è osservare per un certo periodo ciò che fanno coloro che frequentano quel luogo da più tempo di noi: leggendo i loro interventi, osservando come interagiscono, analizzando i contenuti che condividono, impariamo cosa, dove e quando postare.
Ovviamente ogni social network ha una sua netiquette specifica che va analizzata di volta in volta, e nel caso per esempio di Facebook molti proprietari di pagine creano anche delle linee di comportamento proprie che i follower devono seguire, pena l’essere bloccati e non poter più accedere con il proprio profilo alla pagina in questione.
Ad ogni modo, esistono alcune regole basilari, semplici da individuare e seguire. Eccole:
- non “gridare”: evita di scrivere usando solo maiuscole o grassetto perché può essere percepito come una comunicazione aggressiva. Per evidenziare un concetto mettilo piuttosto tra asterischi;
- non salire in cattedra e sii rispettoso: evita parolacce e insulti, ringrazia (nei limiti del possibile) chi ti lascia un commento o condivide tuoi contenuti e non correggere pubblicamente gli altri. Se pensi di rendere un servizio utile, contatta privatamente chi ha sbagliato e segnalagli l’errore in modo bonario;
- non appropriarti di materiale non tuo (testi o immagini) e se condividi una risorsa indica la fonte;
- non commentare i post dei concorrenti inserendo i tuoi link, con lo scopo di farti ‘trascinare’ con poca fatica dai loro contenuti: è un comportamento mal visto, percepito come “sleale”;
- usa gli hashtag senza abusarne per non creare confusione;
- non chiedere a chiunque di entrare in relazione con te e non accettare richieste di chiunque ti contatti solo per “far numero”. Soprattutto se sei un’azienda, la tua presenza sui social deve attirare e raccogliere persone realmente interessate a te e a ciò che fai per portare dei frutti;
- non usare un profilo personale Facebook per pubblicizzare la tua attività: è poco appropriato e ancor meno efficace.
Oscar Giacomin / General Manager, Facto Edizioni
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