Quanto è importante la SEO in un sito?  

Quanto è importante la SEO in un sito?  

3 Marzo 2024 Off Di Oscar Giacomin

Dire che la SEO (Search Engine Optimization) è, come suggerisce lo stesso acronimo, l’ottimizzazione di un sito web per aumentarne la visibilità su Google, e altri motori di ricerca è riduttivo. Diciamo che la maggior visibilità è una conseguenza, ma la SEO è in primis una strategia di lavoro, una filosofia di lavoro che mette il cliente al centro del progetto. Ci piace parlare di SEO come di una strategia di comunicazione che presenta l’azienda ed i prodotti/servizi che tratta, strategia di comunicazione che trova riscontro o conferma attraverso il posizionamento del sito nei motori di ricerca. 

Un sito senza una strategia SEO non ha senso di esistere, e per capire quanto questa sia importante è fondamentale cominciare dal chiarire e definire il ruolo dei principali attori coinvolti, che sono 4:  

  1. Il cliente finale che usa i motori di ricerca quando ha bisogno di qualcosa e cerca soluzioni, servizi, prodotti online.
  2. Google, il motore di ricerca per eccellenza, che è l’intermediario che analizza quanto cerca il cliente e propone due tipologie di risultato: a pagamento (con la dicitura annuncio) e dei risultati ‘naturali’, quelli cioè che rispondono al meglio alle richieste fatte dal cliente. Il compito di Google e dei motori di ricerca in generale è quello di selezionare le migliori risposte in base a specifiche domande (processo di indicizzazione).
  3. L’azienda che si deve proporre e deve diventare attraverso i suoi contenuti la miglior risposta possibile per il cliente finale. A determinare il successo dell’azienda è in primis il motore di ricerca che indicizza il sito, poi il cliente che con tempi di accesso o interazioni, conferma al motore di ricerca l’eccellenza del risultato.
  4. La web agency che deve coordinare il tutto: deve preparare un sito veloce; deve controllare, scrivere o correggere i testi; deve aiutare il processo di indicizzazione portando il sito ad un posizionamento eccellente.

Serve inoltre fare attenzione e chiarire concetti cardine come:

  • Indicizzazione: procedura che fanno i motori di ricerca per catalogare i siti rispetto a parametri interni. Nessun costo.
  • Posizionamento: lavoro che aiuta l’indicizzazione (stesura testi e relativa ottimizzazione SEO). Procedura costosa soprattutto per la stesura dei testi e l’analisi dei testi da scrivere (programma redazionale).

Infine, è bene capire cosa non è parte di una strategia SEO:

  1. Far trovare il sito con il nome del dominio;
  2. Far trovare il sito con la partita iva, il nome del titolare, l’indirizzo dell’azienda;
  3. Far trovare il sito con query lunghe o improponibili;
  4. Far trovare il sito con il nome prodotto di fantasia.

Ma perché Google dovrebbe mettere un sito nelle prime posizioni? Molti clienti pensano che sia tutta questione di soldi, ignorando che ci sono altre posizioni oltre a quelle a pagamento. Come scrivevamo prima, Google divide infatti nelle pagine posizioni ‘naturali’ e posizioni a pagamento. Non è una questione di soldi, è solo una questione di interesse perché Google deve prima di tutto soddisfare i clienti che lo usano per trovare qualcosa.

Come conquistare, allora, le prime posizioni ‘naturali’? Google mette gratuitamente, nelle prime posizioni, siti interessanti, siti che hanno qualcosa da dire, siti utili e con testi originali. C’è chi copia e si sente furbo, ma Google lo è più di lui. Google analizza tutto: quantità di pagine copiate, storicità del sito, errori di ortografia, tempi di permanenza del cliente, interazioni varie, costanza nel proporre testi nuovi. Se i testi sono pertinenti, esaustivi, completi, Google ha tutto l’interesse a proporli nelle prime posizioni. Al contrario, se i testi sono schematici, brevi, scritti male, Google non si può permettere di proporli. 

Da dove partire per realizzare un sito ottimizzato SEO?

Consigliamo massima chiarezza su due macroaspetti; il primo tecnico-strategico, il secondo economico. Sono questioni molto delicate che influiscono sul lavoro finale e vanno affrontate con estrema consapevolezza così da scegliere il meglio e investire nella presenza aziendale con cognizione di causa.

Aspetti tecnico-strategici per realizzare un sito

  • Progetto iniziale (obiettivi, aspettative, fattibilità, tempi, progress);
  • Scelta tecnica (costi nel medio lungo termine, vantaggi e differenze);
  • Realizzazione contenuti (progetto comunicativo, progetto redazionale e stesura testi);
  • Post messa in rete (tutti gli aspetti che fanno trovare/lavorare il sito).

Aspetti economici: i costi di un sito

  • Costi tecnici (piattaforma, dominio, certificati SSL, personalizzazioni e assistenza);
  • Costi realizzativi (progetti, foto, inserimento contenuti e immagini);
  • Costi grafici (grafica desktop, mobile, immagine coordinata);
  • Costi pubblicitari (come far trovare il sito? PPC, social, SEO, mail marketing).

Fare un sito e trovare poi chi lo posiziona, è una pessima strategia. E lo è anche avere aziende differenti che fanno il sito, fanno i testi, seguono i social. O pensare di fare da soli, senza avere esperienza. Servono competenze, serve una filosofia di lavoro, una strategia di comunicazione che non si improvvisa né si raffazzona alla meno peggio. 

Infine quando si pensa di fare un sito non si deve mai dimenticare che un cliente trova a portata di click ogni cosa, quindi il nostro lavoro di realizzazione dovrà essere esclusivo, importante, dovrà rispecchiare l’azienda, la sua storia, le sue eccellenze. Un cliente dovrà trovare quello che non trova altrove, quindi è importante avere dei testi, sì ottimizzati SEO, ma molto curati nella comunicazione. Più saremo originali, più sarà facile attirare l’attenzione, sia di Google che dei clienti che cercano.

Oscar Giacomin  / General Manager, Facto Edizioni

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