Sale amusement: per la famiglia, contro l’isolamento sociale dei giovani

Sale amusement: per la famiglia, contro l’isolamento sociale dei giovani

4 Gennaio 2025 Off Di Facto Edizioni

/ Una conferenza stampa a Palazzo Montecitorio ha presentato il senso profondo del prossimo salone Feexpo di Bergamo e i temi del suo principale convegno /

Oltre 60 mila addetti tra impiegati diretti e indotto; più di 6.200 imprese (nella stragrande maggioranza PMI di tradizione familiare con oltre 30 anni di attività alle spalle); 800 milioni di euro di fatturato diretto annuo; oltre 90.000 apparecchi sul territorio: sono questi i numeri che rappresentano il settore del gioco senza vincita in denaro in Italia, un comparto industriale sano con grandi potenzialità che devono solo essere colte e valorizzate. 

A metterne in mostra le qualità ci sarà tra poche settimane la terza edizione della fiera Feexpo – organizzata da Consorzio Fee (costituito da un gruppo di aziende italiane leader nella produzione e installazione di giochi di puro divertimento) in collaborazione con Promoberg – che si terrà alla Fiera di Bergamo dal 25 al 27 febbraio.

Il salone e il suo maggiore convegno dal titolo “Ruolo sociale, economico e industriale del gioco da intrattenimento in Italia” in agenda il primo giorno della manifestazione sono stati presentati il 22 gennaio scorso a Roma, presso la sala stampa di Palazzo Montecitorio, durante una conferenza a cui hanno preso parte rappresentanti delle principali istituzioni e stakeholder di riferimento, oltre che dirigenti delle maggiori associazioni di settore (Federamusement-Confesercenti, Consorzio Fee, Acmi/SGI Confindustria, New Asgi Italia, Anbi, Astro e Anesv).

L’incontro è stato l’occasione per evidenziare il ruolo strategico dell’industria dell’intrattenimento puro e delle sale giochi, non solo sul piano economico, ma anche sociale. Non va dimenticato infatti che le sale amusement sono luoghi di aggregazione per famiglie, spazi sicuri di socializzazione che possono contribuire anche a contrastare il crescente fenomeno dell’isolamento sociale dei giovanissimi alimentatosi con la pandemia e il conseguente lockdown.

“Il nostro lavoro è completamente sicuro e rappresenta il primo baluardo contro l’esposizione dei ragazzi a realtà pericolose” ha detto Alessandro Lama, presidente di Federamusement Confesercenti. “La possibilità di aggregazione sociale, di divertimento, non è soltanto quella dei grandi parchi ma anche quello delle sale, più o meno piccole, che nelle zone turistiche e non della nazione possono dare divertimento a tutte le fasce sociali. Qui la cosa più importante è che con pochi euro ci si può divertire. Cioè riuscire a dare il massimo del divertimento con la sicurezza e la garanzia che si tratta di prodotti controllati e omologati per tutte le fasce d’età”.

Il focus delle sale amusement, con i loro giochi di intrattenimento puro, è rappresentato dalle famiglie e questo deve essere ben chiaro a opinione pubblica, istituzioni e politica, per sgomberare il campo da pregiudizi che tanto hanno danneggiato sinora gli operatori del settore. Lo ha sottolineato nel suo intervento anche Tiziano Tredese, presidente del Consorzio Fee: “Il nostro obiettivo, anche attraverso Feexpo è far comprendere che il gioco che proponiamo è rivolto alle famiglie. In altri Paesi il nostro settore viene trattato diversamente, essendo incluso nella macroarea dedicata alla famiglia”.

Sulla stessa linea anche il presidente Acmi e Sistema Gioco Italia-Confindustria Gennaro Parlati: “La fiera rappresenta una presa di coscienza perché per troppo tempo siamo stati i primi a sottovalutare le potenzialità di questo settore nella sua totalità. Oggi non si parla solo di soldi o economia, ma si mette al centro la famiglia, che è il valore più importante e parte integrante del nostro vivere quotidiano. Essere protagonisti nel recupero della socializzazione è qualcosa di cui dobbiamo andare orgogliosi. Se vogliamo davvero fare del bene ai ragazzi, dobbiamo partire dai dati delle ricerche del CNR e dell’Università Roma Tre, dialogare con i consumatori e comprenderli sempre meglio”. 

Elisa Benedetti, ricercatrice del CNR intervenuta al convegno, ha ricordato, a questo riguardo, alcuni dati di uno studio relativo al problema dell’isolamento sociale negli adolescenti. Circa il 2% dei giovani ha vissuto un isolamento completo, da famiglia e coetanei, per periodi di oltre 2 mesi, mentre un ulteriore 10% tende a isolarsi per intervalli più brevi, spesso nella propria stanza, e spesso rifugiandosi in Internet, con lo sviluppo conseguente di altre problematiche, tipo il gaming disorder o dipendenza da videogame (un disturbo di cui soffre il 16% degli studenti). 

Una ricerca scientifica è anche quella dell’Università Roma Tre, finanziata da Consorzio Fee, Sapar e New Asgi Italia: denominata “Family Amusement” si è svolta nell’arco di circa 2 anni, articolandosi in più fasi. “Nell’ambito della ricerca è stata condotta anche un’indagine qualitativa su adolescenti e accompagnatori presenti nelle sale giochi per analizzare le loro motivazioni e comportamenti di gioco all’interno di questi locali” ha raccontato la prof.ssa Roberta Guglielmetti del Dipartimento di Economia Aziendale di Uniroma 3. “È emerso che il gioco viene percepito prevalentemente come intrattenimento e un’occasione per socializzare. Abbiamo anche voluto indagare su possibili correlazioni tra redemption e sviluppo di comportamenti a rischio legati al gioco. I risultati  – ha proseguito la docente – hanno mostrato una relazione molto debole, e soprattutto l’esistenza di numerose soluzioni per mitigarne eventuali effetti negativi”.

Durante la conferenza stampa è stato dato anche l’annuncio dell’avvio di una collaborazione tra Consorzio Fee e MOIGE (Movimento Italiano Genitori), finalizzata a un percorso di confronto e condivisione su tematiche come l’isolamento, il disagio sociale e il bullismo, con un focus particolare sui bambini. “La nostra associazione supporta i genitori nel difficile compito educativo e siamo convinti che il gioco sano sia essenziale per lo sviluppo dei ragazzi” ha detto Elisabetta Scala, vicepresidente MOIGE. “L’intrattenimento è fondamentale quando può essere vissuto in famiglia, con altre famiglie e tra coetanei, sempre in luoghi sani e sicuri”.

Una prima iniziativa frutto della nuova collaborazione sarà la presenza al Feexpo di un centro mobile del MOIGE per sensibilizzare sui temi del bullismo e cyberbullismo e offrire consulenze e consigli a genitori e visitatori.

Continua a leggere Games & Parks Industry Gennaio 2025, pagina 62

Foto Courtesy: TOGO Media

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